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ONELIFE #33 – Italian

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Land Rover steht für höchste Allradkompetenz, umfassenden Komfort und anspruchsvolle Technik. Diesem Geländewagen ist kein Weg zu weit und keine Aufgabe zu schwer – getreu dem Slogan „Above and Beyond“. ONELIFE vermittelt Land Rover-Kunden genau dieses Gefühl von Abenteuer und Freiheit.

IN VIAGGIO CON IL

IN VIAGGIO CON IL DEFENDER NEL GELIDO INVERNO Procediamo fino alla fine del mondo, per capire come procede la vita di tutti i giorni in alcuni fra i luoghi più freddi che esistano La spedizione Pole of Cold ha messo insieme l’avventuriera Felicity Aston, il fotografo e filmmaker Manu Palomeque e l’esperto di meccanica Gisli Jonsson. La spedizione è stata il sesto progetto a ricevere la Land Rover bursary, una borsa di studio comprensiva di £30.000 e del noleggio di un Land Rover Defender. Per sapere di più sulle avventure di F. Aston, visita felicityaston.co.uk Quando la spedizione Pole of Cold è arrivata a Oymyakon, un remoto avamposto nel nord-est della Siberia ufficialmente noto come il villaggio abitato più freddo della Terra, la temperatura era di -51°C. Per arrivarci c’erano voluti due mesi di guida, e un viaggio di 20.000 chilometri con partenza dal Regno Unito a bordo del nostro Land Rover Defender di colore trusty red. Per resistere alle bassissime temperature, erano stati installati nella vettura degli speciali riscaldatori per il motore e per l’abitacolo, ed erano stati riposti una tanica di benzina extra large per evitare fermate non desiderate e dei lubrificanti speciali che gelano a temperature più basse della norma; il tutto per equipaggiare un veicolo molto speciale in viaggio verso una destinazione altrettanto speciale. “Tutto a Oymyakon sembrava muoversi al contrario”, dice Felicity Aston, avventuriera britannica e leader della spedizione, a cui hanno partecipato tre persone. “I nostri abiti congelati potevano essere piegati come fogli di giornale, l’acqua bollente evaporava all’istante, il carburante sembrava colla e i gelati venivano venduti su tavoli all’aperto, mentre la frutta e la verdura veniva protetta da coperte”. La spedizione, resa possibile dalla borsa di studio messa a disposizione da Land Rover e della Royal Geographical Society, era quella di esplorare le implicazioni sociali, culturali e fisiche della stagione invernale sulle comunità locali, e di scoprire storie di vita comune in temperature del genere. L’inverno, come ha scoperto il team comunicando con gli abitanti del posto e con il personale del mondo accademico mentre era in viaggio verso Oymyakon, è spesso legato ad un’accurata preparazione e a un alto livello di pensiero creativo. Nel nord-est della Siberia, ad esempio, le mucche indossano dei rivestimenti speciali per mantenere calde le mammelle. E a Yakutsk i conducenti hanno offerto dei consigli ingegnosi su come proteggere l’auto dal freddo estremo aggiungendo un secondo strato di vetro ai finestrini laterali. Sembra che questa soluzione (il vetro è stato fissato direttamente ai finestrini del Defender usando nastro adesivo e distanziatori in gommapiuma) si sia dimostrata altamente efficace. Per altri, l’inverno assume dei significati più simbolici. “Nell’estremo nord della Norvegia e all’interno del Circolo Polare Artico, l’inverno non significa buio ma colore, con il sole che si immerge nell’orizzonte e il cielo che muta con le strisce verdi, rosse e viola dell’aurora boreale”, dice Felicity. “E per gli Skolt Sami nel nord della Finlandia, l’inverno viene semplicemente associato alle renne: per cercare nuovi territori dove farle brucare, gli Skolt radunano migliaia di animali ogni anno dalle foreste vicine. Il branco si muove silenziosamente, e l’unico rumore udibile è quello delle zampe delle renne che si muovono sulla neve”. Nonostante tutte queste storie diverse, secondo Felicity, è stata ancora la capacità dell’inverno di trasformare anche il più piccolo particolare in qualcosa di diverso a lasciare l’impressione più forte. “Per me che sono fisica e meteorologa, è stato incredibile notare come il freddo estremo avesse cambiato dei comportamenti per me familiari. Arrivare a Oymyakon è stato come arrivare su un diverso pianeta. In queste condizioni, sono le piccole cose della vita a diventare le più affascinanti”. UNITEVI ALL’AVVENTURA Per esplorare altri viaggi con il Defender e condividere il tuo, visita landrover. com/defenderjourneys 82

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