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ONELIFE #33 – Italian

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Land Rover steht für höchste Allradkompetenz, umfassenden Komfort und anspruchsvolle Technik. Diesem Geländewagen ist kein Weg zu weit und keine Aufgabe zu schwer – getreu dem Slogan „Above and Beyond“. ONELIFE vermittelt Land Rover-Kunden genau dieses Gefühl von Abenteuer und Freiheit.

ELEMENTO 04 LAB CAR Nel

ELEMENTO 04 LAB CAR Nel 2011, Land Rover chiese all’artista Benedict Radcliffe di realizzare un impressionante modello-scultura in fil di ferro della Range Rover Evoque in dimensioni reali. Venne svelato al Motor Show di Parigi e fu molto apprezzato. Ma nei meandri delle officine del quartier generale di Land Rover, i tecnici realizzano da anni modelli wireframe segreti in dimensioni standard. I soggetti sono le future Land Rover, talmente nuove che si potrebbe dire che l’inchiostro degli schizzi dei modelli ancora non si è asciugato. Lo scopo di queste sculture è permettere agli ingegneri di cominciare ad assemblare e a testare i nuovi sistemi dell’auto molto prima che i primi prototipi siano stati realizzati. A differenza della Range Rover Evoque di Radcliffe, tremendamente accurata, da questo modello, conosciuto come una “lab car”, la forma finale della nuova Discovery non si intuisce molto, eppure a volte c’è chi viene a trovarci per la curiosità di vederlo. Sono le dimensioni interne a contare davvero, e lo è la capacità di manovrare e connettere tutte le componenti richieste per funzioni complesse, come il nuovo sistema Discovery Intelligent Seat Fold, una prima mondiale. “Le lab car sono realizzate a partire da enormi set di pezzi da assemblare tipo Meccano”, dice l‘ingegnere Dave Hinds. “Le persone che li compongono sono straordinariamente brave, e le riproduzioni vengono usate soprattutto per testare i sistemi elettrici dell’auto. Per il nuovo Intelligent Seat Fold, tuttavia, sono stati usati anche tutti e sette i sedili. Ancor prima di aver allestito i sistemi in una lab car ci tocca testarli virtualmente, ma non c’è nulla che possa sostituire un test completo e fisico, start-to-end”. “E poiché testiamo le nostre auto agli inizi del processo di sviluppo, la nostra esperienza con le lab car ci permette anche di aggiungere nuove funzioni, o di modificarle. L’ideale sarebbe poter considerare ogni aspetto prima di cominciare a progettare un sistema. Ma è proprio non appena cominciamo ad usarlo nella lab car che ci vengono in mente nuove idee o nuove possibilità di utilizzo che non avevamo considerato prima. Quando finalmente terminiamo i test, abbiamo considerato tutti i tipi di situazione possibile. E l’auto sarà progettata e testata per affrontare ogni sfida”. 46

LA NUOVISSIMA DISCOVERY ELEMENTO 05 IL CANE CAD Fin dalla sua prima comparsa, nel 1989, la Discovery si è fatta un nome per la sua straordinaria versatilità, che la rende adatta ad essere sia veicolo per le escursioni che family car. Ma le cose non succedono per caso, e gli ingegneri Land Rover hanno considerato meticolosamente, in fase di brainstorming, ogni elemento che l’utente potrebbe voler mettere nell’auto e ogni oggetto che vorrebbe portarsi dietro. E poi sono tornati a casa e hanno preso le misure del loro cane. “Ricordo molto bene quel meeting”, dice Justin Cole, ingegnere senior ora a capo del dipartimento packaging per Land Rover. “Era qualche anno fa, quando stavamo lavorando a una versione precedente della Discovery, e avevamo creato un elenco di tutto quello che i clienti potrebbero volere in macchina. Se qualcuno al meeting aveva uno di quegli oggetti (una tavola da surf, una mountain bike o un set da pesca) aveva il compito di andare a casa e di misurarlo nel dettaglio, per permetterci di creare un modello CAD da poter essere messo nell’auto virtuale per accertarci che ci sarebbe stato, fin dalle prima fasi della progettazione”. Justin aveva un labrador di 30 chili chiamato Sam. “Sapevamo che i proprietari di una Discovery avevano buone possibilità di possedere un cane di grossa taglia, e il labrador era una razza diffusa. E così quando andai a casa lo misurai (aveva un’età per la quale era possibile chiedergli di rimanere fermo). Usammo i dati per creare due modelli virtuali del mio cane, uno seduto e l’altro in piedi sulle zampe, e da allora è stato accomodato sul retro di ogni nuova Land Rover”. Il team di Justin monitora con attenzione il variare delle nostre abitudini. Quando la versione virtuale di Sam venne ideata, progettavamo soluzioni di storage per cellulari Nokia, mentre nella nuova Discovery si possono ora riporre cinque mini iPad nella sola console centrale. “Ma un grosso cane resta sempre un grosso cane”, dice Justin. E sebbene il povero Sam qualche anno fa sia morto, viene ancora usato nel processo. “Le sue ceneri sono riposte in un bel vaso da fiori di fronte alla nostra casa, che fiorisce ogni anno”. E continua a “vivere” anche sul retro della nuova Discovery, che desideriamo sia comoda per i nostri amici a quattro zampe quanto per gli esseri umani. 47