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ONELIFE #33 – Italian

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hanno luogo per determinare l’altra contendente in finale (è come se, nel calcio, le eliminazioni venissero fatte per gareggiare con la Germania). A differenza della World Series, con le regate di flotta, l’America’s Cup prevede che soltanto due imbarcazioni si contendano la vittoria. E dunque affinché Ainslie possa sfidare Spithill l’anno prossimo, deve prima battere altri quattro sfidanti. Se ciò dovesse accadere, avremo la fortuna di assistere a una gara fra due giganti indiscussi di questa disciplina, in una delle rivalità più grandi dello sport, sebbene poco conosciute. Con uno slogan, potremo descrivere la gara come “rombi di tuono sull’acqua”. Il team americano è “Oracle”, dal nome del colosso di software che lo sponsorizza. Il capo di Oracle, Larry Ellison, dopo aver speso centinaia di milioni di dollari prima di vincere finalmente la Coppa nel 2010 (vincendo così anche il diritto di stabilire il luogo e il formato del prossimo evento), ha voluto iniziare un processo che avrebbe reso l’America’s Cup più famosa, più accessibile e più sostenibile. Ha realizzato ciò in vari modi: è rimasto fedele al progetto per un catamarano che potrebbe diventare lo yacht da competizione più veloce del mondo; nel 2013 ha deciso di portare l’evento sulla costa, al porto di San Francisco, in modo che gli spettatori potessero vederlo dalla terra ferma; e ha lanciato una World Series a qualificazioni per evitare che l’interesse per la Coppa si smorzi fra le difese irregolari. Land Rover BAR è ora giunta al 90% del processo delle World Series che sostiene l’America’s Cup alle Bermuda il prossimo anno. E la buona notizia è che siamo in testa. Ora che rimane un solo evento, Land Rover BAR può cominciare alla grande la campagna per le Bermuda, con due vittorie in tasca (la ricompensa per vincere la World Series). 26

AMERICA’S CUP FOTOGRAFIA: MARK LLOYD, RICARDO PINTO, DAVID MADISON / GETTY IMAGES BREVE STORIA DELL’AMERICA’S CUP 1851 Il Royal Yacht Squadron annuncia una gara su invito per una “Coppa da 100 ghinee”. E la perde. 1929 Sir Thomas Lipton, dopo il quinto tentativo di riconquistare quella che nel frattempo era stata ribattezzata “America’s Cup”, rinuncia all’impresa. 1956 Dopo vent’anni senza un valido sfidante, gli USA introducono delle imbarcazioni più economiche da 12 metri. 1983 Dopo ben 132 anni, il New York Yacht Club è finalmente battuto dal rivoluzionario Australia II. 2010 Determinati a riconquistare la Coppa sottraendola alla squadra svizzera, gli USA partecipano alla gara con un enorme trimarano da 180 piedi. 2013 Il Golden Gate Yacht Club difende il titolo con un catamarano con wingsail e foil, e annuncia le Bermuda come sede dell’edizione del 2017. Sir Ben Ainslie e il Royal Yacht Squadron annunciano il loro piano di porre fine “a una pena durata 167 anni”. Sir Ben Ainslie (GB) spera di poter competere con il suo grande rivale Jimmy Spithill (USA) nella finale dell’America’s Cup del 2017 Nei round challenger, tutte le imbarcazioni gareggeranno l’una contro l’altra due volte, e a quel punto Ainslie modificherà le caratteristiche del suo yacht, che passeranno da quelle delle World Series a quelle a massima capacità dell’America’s Cup (vai a pag. 32 per conoscere i dettagli esclusivi della challenger di Ainslie, sviluppata insieme a Land Rover). Speriamo bene: si prospetta una sfida finale con Spithill da brivido. In teoria le imbarcazioni ACC (America‘s Cup Class) sono identiche, ma del tutto diverse nel modo di operare rispetto a quelle della World Series, essendo un po’ più lunghe (di 5 piedi), molto più larghe (28 piedi e non 23) e, dal momento che contengono un’area per l’ala superiore del 20%, wing e regolatore del foil vengono alimentati dall’idraulica e da quattro dei sei uomini dell’equipaggio, che generano pressione idrica tramite le quattro postazioni grinder della barca (che sono, letteralmente, delle pompe idriche). Ed è per questo che la fisicità degli skipper come Ainslie è molto diversa da quella dell’equipaggio del grinder, gli addetti ai verricelli. La grinding crew rappresenta letteralmente le batterie dell’imbarcazione, ed è richiesta una muscolatura fortissima, e dal momento che l’equipaggio deve rispettare un limite massimo di peso, più leggeri sono gli skipper, più forte sarà l’equipaggio stesso. Ainslie, il suo sailing team e gli uomini del supporto operativo sono in procinto di trasferirsi alle Bermuda dalla loro base di Portsmouth, sulla costa meridionale dell’Inghilterra (e proprio di fronte a dove avvenne la gravosa sconfitta del 1851). Land Rover BAR ha passato gli ultimi due anni ad allenare l’equipaggio e a perfezionarne le abilità di controllo dell’imbarcazione, sviluppando, costruendo e testando nel contempo vari prototipi per la R1, l’imbarcazione Cup Class realizzata in collaborazione con Land Rover. Le prime gare sono in programma per il 26 maggio del prossimo anno. Dopo soli 33 giorni, Ainslie saprà se potrà finalmente dimenticarsi della regina Vittoria, dell’alterigia britannica e di tutto il resto. 27