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Jaguar Magazine DESIGN – Italian

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Im Mittelpunkt der Jaguar Magazine Ausgabe 01-2016 steht DESIGN: Das Themenspektrum reicht von einem formvollendeten Jaguar über innovative Architektur bis hin zu kunstvollen Produkten, die von der Natur inspiriert wurden.

2002 JAGUAR XJ

2002 JAGUAR XJ All’inizio del XXI secolo, la XJ ad alto contenuto di alluminio ha perso 200 kg nel nome dell’efficienza 1948 JAGUAR XK120 Negli anni Quaranta Jaguar fece della leggerezza una virtù, sperimentandola su questa roadster con carrozzeria in alluminio 2010 C-X75 Oltre a sfrecciare nel film di 007 “Spectre”, questo prototipo di supercar elettrica ha contribuito alla progettazione dei sistemi di propulsione del futuro LA POTENZA DEL FUTURO LA MISSIONE DI JAGUAR PER RIDURRE LE EMISSIONI PROCEDE A RITMO INCALZANTE. VI INVITIAMO A RIMANERE AL PASSO CON NOI TESTI: Stuart Birch 2016 FORMULA E Per accelerare i suoi progetti futuri di autovetture da strada elettriche, Jaguar scenderà in pista ad autunno in Formula E 2014 MOTORI INGENIUM La nuova grandiosa famiglia Jaguar di motori diesel e benzina lanciata con la XE offre alte prestazioni con bassi consumi di carburante e basse emissioni di CO 2 In base ad una direttiva dell’Unione Europea, la produzione di motori a combustione dovrà cessare entro il 2050. L’industria automobilistica ha quindi un chiaro obiettivo a cui puntare. E siate certi che Jaguar ha già un piano, graduale come l’accelerazione dei suoi attuali motori, per modificare i metodi di propulsione delle sue autovetture e per diminuire notevolmente le emissioni, con l’obiettivo finale di eliminarle del tutto. La sfida, che rappresenta al contempo un’opportunità, è raggiungere questo obiettivo garantendo che ogni nuovo modello rimanga fedele al carattere di Jaguar in un mondo sempre più responsabile nei confronti dell’ambiente. Lo sviluppo del gruppo propulsore (motore e trasmissione) rimane il focus centrale ma di gran lunga non l’unico in termini di risparmio energetico, come spiega il Dr. Wolfgang Epple, direttore del reparto di ricerca e sviluppo presso Jaguar: “L’innovazione ambientale è uno degli elementi centrali della nostra strategia aziendale. Ci rendiamo conto che non possiamo concentrarci solamente su gruppi propulsori ibridi ed elettrici se vogliamo costruire vetture che consumino meno carburante, emettano meno CO 2 e siano più sostenibili”. Egli è 72 j SPECIALE DESIGN

dell’idea che siano necessarie tecnologie innovative complementari per ottenere soluzioni essenziali integrate; queste comprendono la riduzione dell’attrito nei motori che causa uno spreco di energia, l’abbassamento del fabbisogno energetico a bordo per dotazioni quali i sistemi di riscaldamento e di ventilazione, il miglioramento delle componenti aerodinamiche e l’impiego di materiali leggeri come l’alluminio. Jaguar ha già dimostrato in passato il suo deciso approccio ai pesi leggeri, dalle prime XK120 lanciate già nel 1948, alla XJ con completa carrozzeria in alluminio nel 2002, che contribuì a disfarsi di 200 kg rispetto al modello precedente. Perdendo peso, le automobili hanno bisogno di meno carburante e producono meno emissioni. Da allora Jaguar ha continuato a perseguire questo approccio nei successivi modelli ed è senza alcun dubbio leader mondiale nella produzione di automobili ad alto contenuto di alluminio. Più di recente Jaguar ha intensificato nuovamente i suoi sforzi, come riporta il Dr. Epple: “Nel 2008 abbiamo avviato un programma di ricerca da svariati miliardi per affrontare di petto la sfida di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale delle nostre autovetture premium, conservando al tempo stesso le caratteristiche di lusso, prestazioni, raffinatezza e comfort che si aspettano i nostri clienti”. I programmi di ricerca sui motori ibridi e puramente elettrici sono in corso e continua a ritmo incalzante lo sviluppo di tecnologie per la combustione interna. La XE e la XF montano gli ultimi motori Ingenium a quattro cilindri a benzina e diesel, fabbricati nell’avanzato stabilimento di produzione Jaguar a Wolverhampton. Un ottimo esempio di come poter costruire meccanismi propulsori più piccoli che combinino motori ad alte prestazioni con basse emissioni di CO 2 e bassi consumi di carburante (la XE 1163 CV diesel con i suoi 99 g/km è stata la prima nel suo segmento al momento del lancio). Il miglioramento della trasmissione contribuisce in modo essenziale a questo processo poiché punta a raggiungere con cautela una maggior efficienza tramite la potenza di uscita senza perdere di vista il piacere di guida. Jaguar sta inoltre cercando soluzioni per risparmiare energia. “Stiamo effettuando ricerche su una serie di tecnologie; stiamo ad esempio testando come combinare la fibra di carbonio con il lino comune”, rivela il Dr. Epple. Il lino comune, utilizzato per la produzione di alimenti e capi di vestiario, rappresenta uno dei materiali alternativi messi sul banco di prova nell’ambito del progetto CARBIO, che vede la collaborazione di Jaguar con altre case automobilistiche. In questa sede vengono esaminati tutti i tipi di TECNOLOGIA “LA SFIDA, CHE RAPPRESENTA AL CONTEMPO UN’OPPORTUNITÀ, CONSISTE NEL GARAN- TIRE CHE OGNI NUOVO MODELLO RIMANGA FEDELE AL CARATTERE JAGUAR IN UN MONDO SEMPRE PIÙ RISPET- TOSO NEI CONFRONI DELL’AMBIENTE” struttura che possono essere impiegati nelle autovetture per ridurre peso, costi, impatto ambientale nonché rumorosità, vibrazioni e ruvidità (note anche come prestazioni NVH). In questo modo si potrà economizzare sul materiale insonorizzante che porterà a sua volta ad un’ulteriore riduzione del peso. Un’altra possibilità per ridurre le emissioni e il consumo di carburante sono i veicoli a propulsione ibrida, ovvero che montano una combinazione di motori a combustione interna ed elettrici. Jaguar sta già guardando al futuro poiché nel decennio a partire dal 2020 nuovi gruppi propulsori contribuiranno a dare un’ulteriore svolta al consumo di carburante e alla riduzione delle emissioni, mantenendo inalterati i valori del marchio grazie all’imprescindibile combinazione di performance, lusso, esterni e agilità. Tra queste novità troviamo la macchina a flusso radiale che fa parte di un altro comune progetto di ricerca i cui fondi provengono dal programma “Innovate UK”, sostenuto dal governo britannico. Mike Richardson, specialista tecnico di Jaguar Land Rover, racconta: “Queste macchine sono snelle, leggere e producono il doppio della potenza rispetto alle attuali tecnologie di produzione. Ci permetterebbero di produrre qualsiasi tipo di veicolo ibrido o elettrico”. La concept car Jaguar C-X75 del 2010, alla cui guida abbiamo visto il cattivo del film di James Bond del 2015 “Spectre”, presenta su ogni ruota un proprio motore elettrico con una minuscola turbina a gas di Bladon che può raggiungere una distanza degna di nota di 900 chilometri. Questa concept car ha già dimostrato come l’azienda sia in grado di combinare le tecnologie sostenibili con il piacere di guida ad alte prestazioni, con emissioni di CO 2 pari a soli 28 g/km e al contempo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Vento in poppa quindi nel 2016 che vedrà la Jaguar nuovamente impegnata in pista in autunno nella Formula E, serie dedicata a veicoli spinti da motori elettrici (vi invitiamo a leggere il nostro speciale a pagina 16). Proprio qui ci si rende conto che il marchio intende seriamente sviluppare questa tecnologia e continuare a produrre veicoli a propulsione elettrica. Per concludere, Nick Rogers, group engineering director di Jaguar Land Rover, afferma: “La Formula E ci offre un’occasione unica per sviluppare e testare ulteriormente le nostre avanzate tecnologie elettriche nelle condizioni più estreme in termini di prestazioni”. In altre parole, Jaguar si è già incamminata sul sentiero che porterà al gruppo propulsore del futuro e che promette tante emozioni, come il passato di questo marchio. SPECIALE DESIGN j 73