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BORA Magazin – Italienisch

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Nach dem erfolgreichen Relaunch im Frühjahr 2017, erscheint die Herbst / Winter-Ausgabe des BORA Magazins nun sogar in insgesamt elf Sprachen. Ein Mix aus Produktinformationen und Geschichten hinter der Marke bietet dem Leser einen spannenden Einblick in die Welt von BORA.

VIVERE ARCHITETTURA Lo

VIVERE ARCHITETTURA Lo studio di architettura di Vienna Delugan Meissl Associated Architects, con ogni edificio batte una nuova strada e apre nuovi orizzonti. Il suo intento è sfidare le convenzioni realizzando costruzioni dal forte impatto. Un proposito perfettamente riuscito, come testimonia il Konzerthaus di Erl, situato solo a pochi chilometri da BORA. Il Konzerthaus der Tiroler Festspiele sembra piombato sulle Alpi tirolesi da un pianeta lontano. Qui atterrato e qui rimasto. In tutta la sua diversità e peculiarità, si inserisce tuttavia splendidamente nel paesaggio. Lo studio di architettura di Vienna Delugan Meissl Associated Architects (DMAA) non ha realizzato l'edificio in stridente antagonismo con la natura ma piuttosto in armonia con le sue forme. Non contrasta neanche col Passionsspielhaus, situato nelle immediate vicinanze. Questo edificio è stato progettato dall'architetto tirolese Robert Schuller a metà degli anni cinquanta. Una costruzione moderna, tondeggiante, chiara, un edificio che sembra una scultura. Appariscente e di grande impatto. Esistere al suo cospetto non è facile, ma il Konzerthaus dello studio di architettura DMAA ci riesce. Una sorta di energico e misterioso fratello accanto alla bianca sorella librante. Nel Konzerthaus è sorprendente il contrasto tra interno ed esterno. Dopo aver varcato la soglia dell'edificio, sembra non restare più nulla dell'energica e frastagliata superficie dei due corpi interconnessi. L'edificio è lungo 90 metri, largo 71 e alto fino a 22 metri. La realizzazione ha richiesto 18 mesi e sono stati impiegati 9500 metri cubi di cemento e 900 tonnellate di acciaio. Accanto al Konzerthaus der Tiroler Festspiele di Delugan Meissl si trova il Passionsspielhaus di Robert Schuller, degli anni Cinquanta. La sala del Konzerthaus è stata rivestita di legno di acacia rossastro e può ospitare fino a 862 persone. 70 RIVISTA BORA

ARCHITETTURA VIVERE e tecnica in modo radicalmente semplice e tuttavia estremamente funzionale. Fratelli di spirito. Il Konzerthaus non è certo l'unico capolavoro di DMAA. Sembra che i molti edifici dello studio d'architettura stiano per spiccare il volo. Le fiancate che si assottigliano nel loro svolgersi, le forme ripiegate che ricordano l'origami, la rinuncia a pesanti angoli retti rendono le strutture fluenti. Gli edifici sembrano sulla strada verso un'altra destinazione. Costruzioni dinamiche per un'epoca dinamica. Da più di 20 anni Elke Delugan-Meissl e In tutta la sua diversità e peculiarità, il Konzerthaus si inserisce perfettamente nel paesaggio. L'ospite percepisce uno spazio tranquillo, bianco sfavillante e armonioso nonostante la sua asimmetria. Ovunque si aprono vedute sul paesaggio circostante. Le forme fluenti trasmettono tranquillità, nella parte occidentale un'ampia vetrata invita a rilassarsi. Al centro dell'edificio si trova il cuore perfettamente protetto della struttura, la sala dei concerti. Un ambiente rivestito di legno rossastro, un luogo di concentrazione e quiete fino a quando l'orchestra non inizia a suonare. Lo studio DMAA ha saputo fare del percorso all'evento, il contesto del concerto, una vera e propria esperienza. Un ingresso particolare, moderno, pur senza seguire alcuna moda. Radicalmente nuovo e assolutamente caratteristico. Se vogliamo: una rivoluzione dell'edilizia. L'edificio di Erl ha pertanto molte cose in comune con BORA, la cui sede generale si trova a soli pochi chilometri di distanza. Anche BORA punta ad amalgamare forma Roman Delugan progettano edifici, dal 2004 insieme ad altri quattro partner come studio di architettura DMAA. Hanno iniziato con l'edilizia popolare. A Vienna, alla fine degli anni Novanta, hanno realizzato due edifici abitativi ancora oggi conosciuti, il cosiddetto "balcone" nella Donau City e la torre Mischek, all'epoca il palazzo residenziale più alto di tutta l'Austria. Solo nelle sfumature il loro design ricorda lo stile attuale di DMAA. Sono audaci e non ancora così radicalmente dispiegati come una navicella spaziale di "Guerre stellari". Lo stile di DMAA è molto vario. Non tutti i nuovi progetti degli ultimi anni presentano analogie con quello del Konzerthaus di Erl. Ciononostante, già allora era possibile individuare l'intento dello studio di non realizzare qualcosa di noioso e uniforme ma piuttosto qualcosa di speciale. Nei City-Loft di Vienna completati nel 2001, nessuno dei 47 appartamenti è uguale all'altro. DMAA cerca sempre di trovare nuovi approcci per vecchie esigenze. Spazio abitativo confortevole e tuttavia funzionale, ma al tempo stesso anche: in che contesto è possibile lavorare bene o presentare automobili in modo ottimale, oppure che aspetto ha la sede di un'azienda moderna? DMAA ha realizzato tra l'altro il Porsche Museum di Stoccarda, la sede del gruppo farmaceutico Novartis di Vienna e il Museo del cinema olandese di Amsterdam. La caratteristica di tutti questi progetti è che non si trova una formula che sia poi genericamente applicata a ogni nuovo progetto. DMAA si reinventa sempre. È una rivoluzione che non trova mai fine. RIVISTA BORA 71